Non si sarebbe trattato di un suicidio secondo la mamma del campione di pattinaggio che è morto cadendo dal balcone.
La mamma di Michele Sica, ex campione di pattinaggio artistico che ieri è morto cadendo dal balcone di casa, esclude la pista del suicidio. “Posso anche credere che abbia detto una cosa tipo “io mi ammazzo” ma è capitato anche a me quando ero giovane. Non può aver fatto un gesto così intenzionalmente” ha dichiarato la donna al Corriere della Sera precisando che il figlio “non era depresso, era un ragazzo che voleva vivere”.
Michele, originario del napoletano, si era trasferito tre anni fa in provincia di Bologna, dove era istruttore di pattinaggio alla Polisportiva Masi di Casalecchio di Reno che ha dato la notizia della morte. Gli inquirenti escludono responsabilità esterne ma si attende l’autopsia che chiarirà le cause della morte. L’ipotesi più accreditata è quella di un gesto volontario. Ma la famiglia che si trova a Pozzuoli continua a rifiutarla.
La famiglia rifiuta la pista del suicidio
“L’ho sentito poco prima della tragedia, era scosso perché c’erano state discussioni prima in discoteca, poi a casa. Cose che succedono tra innamorati, magari per gelosia”, ha raccontato la madre. Anche il presidente della polisportiva di Casalecchio ha detto: “Siamo sconvolti, era uno di famiglia”.
Il campione di pattinaggio artistico, Michele Sica, nato nel 1997 è morto ieri precipitando dal balcone di casa sua a Sala Bolognese. Prima di essere istruttore di pattinaggio era stato due volte campione mondiale juniores e ha ottenuto l’argento ai Campionati Europei della massima categoria nel 2018 a Lagoa (Portogallo).